06 dicembre 2005

Ritardo per slittamento

Una delle certezze della mia vita di pendolare è il ritardo del treno che prendo abitualmente per andare a Roma. Di solito sono cinque, dieci minuti, ma stamattina sono arrivato in stazione che il ritardo segnalato era già di un quarto d'ora. Quarto d'ora che poi è diventato trenta minuti.

Come se non bastasse, il treno andava stranamente lento. Al che uno dei passeggeri, giustamente esasperato, ha chiesto spiegazioni al capotreno:
- "Ma insomma, non è possibile!!! Tutti i giorni in ritardo, e va pure piano!"
- "Bè, con questi locomotori di nuova generazione, i macchinisti si stanno abituando..."
- "Che significa?"
- "Sa, i nuovi locomotori sono più leggeri, e con treni come questo (ndSA: molto lunghi, e quindi pesanti) devono andare a velocità ridotta perchè, specie quando piove e i binari sono bagnati, slittano!"

Ovviamente al ritardo che aveva se n'è accumulato altro durante il viaggio, e il treno è arrivato a Roma quarantacinque minuti più tardi rispetto all'orario previsto.

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