27 febbraio 2006

Franintendimenti quotidiani

Ore 7.25. Entro nell'edicola della stazione, saluto il giornalaio e dico, scandendo bene le parole: Mi dai "Il Messaggero"?. Lui si volta e, come sempre da un pò di tempo a questa parte, fa per darmi anche il "Corriere dello Sport". Al che io lo fermo dicendogli che voglio solo "Il Messaggero", e lui si gira nuovamente verso le pile di quotidiani alle sue spalle bofonchiando una cosa del tipo: Ah, solo "Il Messaggero".... :)

Breve retroscena: quel tizio lo conosco da un pò, sono circa tre anni e mezzo che faccio il pendolare da Latina, e anche se non compro il giornale tutti i giorni qualche volta mi capita, e credo che ormai lui mi riconosca (almeno, così pensavo).

In ogni caso non ho mai comprato il "Corriere dello Sport" (non sono un amante dei giornali sportivi), quindi mi chiedo (senza trovare risposta) perchè in questi ultimi mesi ha cominciato a comportarsi così stranamente. Le prime volte ho creduto che dipendesse dal fatto che pronuncio male o troppo velocemente le parole, anche se capire "Il Messaggero", e confondere invece Mi dai con Corriere dello Sport è da Guinness dei primati. ;) Così adesso quando mi rivolgo a lui sfodero una pronuncia che neanche uno speaker professionista, ma sembra che questo non risolva l'equivoco...

Allora forse dipenderà dal fatto che mi scambia per un cliente abituale che compra entrambi i quotidiani? C'è un frequentatore dell'edicola che mi somiglia...? La prossima volta glielo chiedo!

3 commenti:

Nancy ha detto...

Da me si legge il Tempo!! :)

Sir Albert ha detto...

Anche a Roma e dintorni, veramente, però credo che "Il Messaggero" sia il quotidiano più diffuso, insieme ai giornali a tiratura più alta come "Repubblica" e "Corriere".

Sir Albert ha detto...

Mah, veramente il "Corriere" provava a spacciarmelo anche quando la Roma giocava male... :)