07 settembre 2006

Piattume televisivo

Stamattina mentre ero sull'autobus ascoltavo la trasmissione di Platinette, come faccio abitualmente tutte le mattine, e ho sentito che farà parte della giuria di un nuovo reality che andrà in onda da stasera su Italia1. Nel commentare questa notizia ha fatto notare ai suoi ascoltatori un particolare inquietante: nei prossimi mesi le reti Rai e Mediaset manderanno in onda una quantità di reality come credo mai è capitato in passato.

Alcuni sono quelli già ormai noti, come l'"Isola dei famosi" della Ventura o i ballerini della Carlucci, altri invece sono nuovi come il reality sul mondo del circo, quello "ambientato" nel west, quello di cui parlavo poco fa e che vede come protagonisti bellone presunte tonte e secchioni presunti imbranati, e... credo anche di averne saltato qualcuno.

In pratica, tranne il venerdì se non ricordo male, ogni sera è previsto un reality nel palinsesto di una rete. Lo spazio che rimane è occupato dalle solite fiction di qualità più o meno bassa, da sporadici film (da qualche anno a questa parte sempre meno, mi sembra, in particolare quelli in prima visione televisiva) e alcuni telefilm. Se aggiungiamo qualche evento (diciamo così...) come "Miss Italia", il Festival di Sanremo e le partite di calcio, quello che potremo vedere da qui fino alla prossima estate è questo. D'accordo, c'è sempre l'offerta satellitare, ma di certo non tutti se la possono permettere.

Io invece propongo come alternativa a questo piattume televisivo la pressione del magico tastino rosso del telecomando, abbinato alla lettura di un buon libro, o meglio ancora ad una passeggiata con il/la proprio/a partner. :)

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Quoto.
Forse sarebbe meglio dire "pattume" televisivo!
;)

Sir Albert ha detto...

Hehehe... è vero onest, togliere la "i" rende la definizione più appropriata! :)

PS: Benvenuto!

Anonimo ha detto...

Beh, il reality è la tendenza dell'anno, vuoi perchè ha costi minori di gestione (tecnicamente), vuoi perchè ci sono un sacco di aspiranti "Taricone" o Vip sputtanati che vogliono ricostruirsi l'immagine, questi reality sono SURREALITY e invadenti.
Gioco forza: con tanta scelta, a furia di ravanare nelle case degli italiani, la loro rete le riempiono comunque ... spesso anche per mancanza di alternative!
Io dedico generalemnte tempo alla mia famiglia (salvo qualche telefolm che amo quali ad esempio The O.C. - Lost e Desperate Houswife), poi credo che questo inverno studierò il linguaggio PHP, voglio migrare il mio Background da programmatore "classico" a Web Oriented ... mi servirà la bussola? ;)

Sir Albert ha detto...

Mauro, "surreality" non è male! :) Per fortuna, cmq, credo che prima o poi si arriverà alla saturazione (ormai non siamo troppo lontani) e il pubblico si stuferà dei reality...
PS: Anch'io vorrei aggiornarmi un pò, e mettermi a studiare... ad averne il tempo! :(

Barbara, anche a me è capitato di seguire i reality per curiosità, ogni tanto, ma sinceramente non è proprio il mio genere preferito. Preferisco di gran lunga il programma della Gialappa che li prende in giro! Spero proprio che andrà in onda anche quest'anno! :)

Grissino ha detto...

Visto che sono single e che devo imprarare il tedesco, opterò per la TV satellitare e i DVD in italiano e in lingua originale.
;-)

La Gialappas mi ha stufato e i reality idem, mi stufano dopo poco, soprattutto per il basso livello dei partecipanti (d'altra parte chi fa girare il cervello non ha tempo per fare provini e andare a un reality). Pochi film in prima TV. COSTANO! E poi la gente se li prende in DVD così almeno non si deve sorbire la pubblicità.

Sir Albert ha detto...

Infatti alla fine un bel dvd è l'alternativa migliore e più economica al p(i)attume televisivo. Anche se, quando il clima lo consente, io preferisco cmq fare due passi. Ci sono già le lunghe, fredde e piovose serate invernali per stare in casa!

PS: Benvenuto da queste parti, e auguri per il tuo tetesken! ;)

Lateo ha detto...

Mentre leggevo, arrivavo alle tua stesa conclusione, un buon libro, un' gioro per le nostre città alle volte cosi poco conosciute, un film al cinema, ecc. Dovremmo comunque cominciare a ribbellarci a questo tipo di imposizione. Ma poi scopri che molti li guardano per curiosità, perchè poi non senti parlare d'altro.

Sir Albert ha detto...

Verissimo, lateo: conosco persone che seguivano il "Grande Fratello", anni fa, non perchè fossero particolarmente interessate, ma solo perchè era l'argomento principale delle conversazioni tra colleghi in ufficio (sic...), e non volevano sentirsi tagliate fuori...